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L’attività fisica esercita numerose azioni positive a livello vascolare, metabolico e neuropsichico determinando dei significativi benefici in termine di prevenzione sulla disfunzione erettile. Una volta però che la disfunzione erettile si è verificata l’attività fisica perde la sua importanza?. Esistono pochi studi finora sul ruolo terapeutico dell’esercizio fisico nel trattamento della disfunzione erettile. Tali studi sembrano dimostrare l’importanza dell’esercizio fisico anche nella terapia della disfunzione erettile. Un programma di modifica degli stili di vita con riduzione del peso corporeo ed aumento dell’attività fisica su 209 soggetti in sovrappeso o obesi seguiti per 2 anni (Esposito K et al.) ha ottenuto una risoluzione della disfunzione erettile in un 32% di soggetti rispetto al 7% registrato nel gruppo di controllo. Miglioramenti sensibili della funzione sessuale sono stati dimostrati da Maio e coll. già dopo 3 mesi di attività fisica regolare. In questo studio 60 soggetti con disfunzione erettile sono stati randomizzati per trattamento con inibitori di PDE-5 vs inibitori di PDE-5 + attività fisica regolare secondo un protocollo di attività proposto dall’american college of sports medicine. I soggetti sottoposti a trattamento comprendente attività fisica hanno dimostrato un miglioramento statisticamente significativi in tutti i dominii della funzione sessuale: erezione, libido, soddisfazione nel rapporto, soddisfazione complessiva. Tali studi anche se ancora pionieristici evidenziano un ruolo dell’esercizio fisico anche nella terapia delle disfunzioni sessuali. L’esercizio fisico si presenta pertanto in prospettiva come una ulteriore opzione terapeutica nel trattamento delle disfunzioni erettili.
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