Informazioni
ECM
La disfunzione erettile (DE) può essere definita la incapacità ad ottenere e/o mantenere un'erezione adeguata o soddisfacente per il completamento della attività sessuale. La World Health Organization ha definito la salute sessuale come uno dei diritti fondamentali dell'individuo. Poiché esiste un rapporto statisticamente significativo e dimostrato tra età e DE, l'aumento della età media della popolazione implica che il problema, da individuale, diventerà sempre più col tempo anche sociale ed economico. Nella comunità scientifica ci si domanda da sempre se la cause della DE siano più organiche o psicogene, e una risposta dirimente probabilmente non esiste. I principali fattori di rischio per la DE sono ipertensione, ipercolesterolemia, diabete, obesità, fumo e stili di vita scorretti, stress: gli stessi delle malattie cardiovascolari. Da molti anni la letteratura dedicata individua un rapporto significativo tra malattia coronarica e DE, ma negli ultimi anni sono comparsi lavori scientifici in cui si sostiene esplicitamente che la DE è non solo significativamente associata, ma anche fortemente predittiva di eventi cardiovascolari aterosclerotici; in altre parole, la DE può essere considerata un marker prognostico di malattia cardiovascolare e coronarica e anche di salute generale e conseguentemente di sopravvivenza a lungo termine.Il provvedimento diagnostico più importante è dunque la visita medica generale: anamnesi, obiettività ed esami di laboratorio devono essere mirati, più che a trovare la causa della DE, ad identificare se essa non sia la prima manifestazione di una patologia sottostante più impegnativa; particolarmente importante appare una valutazione cardiologica, specie nei più giovani. Espletato questo studio del paziente, si può decidere di passare alla fase terapeutica con gli inibitori della 5 fosfodiesterasi o di eseguire ulteriori accertamenti diagnostici facoltativi. Questi ultimi sono: il Rigiscan, valutazione degli episodi erettili notturni, atto a differenziare DE psicogena ed organica; l'Eco-color-doppler, l' esame più completo, che definisce la sequenza di eventi vascolari alla base dell'erezione; cavernosometria e cavernosografia, che definiscono la presenza o meno di difetti del meccanismo veno-occlusivo; esami neurologici superspecialistici.La terapia attuale della DE si basa in larga parte sugli inibitori della 5-fosfodiesterasi, Sildenafil Vardenafil, Tadalafil. Si tratta di farmaci efficaci, che hanno effetti collaterali (ipotensione, cefalea, flushing, rinite ecc) legati prevalentemente al fatto di essere dei vasodilatatori. Essi non agiscono in assenza di desiderio sessuale, e non sono pertanto degli afrodisiaci. La controindicazione assoluta al loro utilizzo è l'uso contemporaneo di nitrati per il trattamento dell'ipertensione. La principale differenza tra questi farmaci è l'emivita, che essendo più lunga per il Tadalafil consente un mantenimento in circolo del farmaco per tempi più prolungati. Se gli inibitori della 5-fosfodiesterasi non possono essere utilizzati o non funzionano, alternative possibili sono la farmacoterapia intracavernosa con prostaglandine (con iniezione diretta nel corpo cavernoso o assunzione indiretta mediante pellet intrauretrale), il vacuum device (con afflusso arterioso di sangue mediante la creazione di vuoto all'interno di un apposito strumento), le protesi intracavernose (semirigide o gonfiabili).
© 2009 L&B S.r.l. P.Iva: 03070750231 - tutti i diritti sono riservati - ISSN: 2039-8956